Giorgio Barberio in scena al Bellini con Gospodin. Al San Ferdinando, Dalla parte di Zeno di V. Parrella, con la regia di Andrea Renzi. Al Galleria Toledo, Canto d'un poeta che se ne muore con Mario Fedeli. La bisbetica domata, per la regia Tonio De Nitto sarà di scena al NEST.
Al Teatro Bellini dal 20 al 24 gennaio Giorgio Barberio Corsetti porta in scena un testo di Philipp Löhle: Gospodin. Claudio Santamaria, Marcello Prayer e Federica Santoro ci condurranno nelle surreali (dis)avventure del protagonista, in un mondo popolato da personaggi assurdi almeno quanto lui, che compongono uno spettacolo ironico, poetico e paradossale durante il quale non solo ci affezioneremo al testardo idealismo di questo moderno Don Chischiotte alle prese con i mulini a vento.
Dal 20 al 7 febbraio al San Ferdinando, Andrea Renzi firmerà la regia di Dalla parte di Zeno, il testo che lo Stabile di Napoli / Teatro Nazionale ha commissionato a Valeria Parrella. Un lavoro, spiega la scrittrice, che "occhieggia al più famoso romanzo di Italo Svevo, precursore della narrativa italiana sulla psicoanalisi, e a quei 'profondi giacimenti mentali' da cui il giovane Swann attinge, nell'assaggiare le celeberrime madeleine del capolavoro di Marcel Proust".
Galleria Toledo dal 22 al 24 gennaio ospita Mario Fedeli ed il suo Canto d’un poeta che se ne muore (A Orlando Bodlero). Non c'è storia in Orlando Bodlero, c'è un evento Orlando Bodlero che agisce per comunicazione rovesciata, qui si taglia il filo del racconto, è un viaggio-senza-approdo, luogo di non-appartenenza quindi non-luogo, è la tracotanza degli occhi che si espandono nella totalità delle volte stellanti e stanno su tutte le rotte, è un'impresa sottile e verticale che s'arrischia a erigere un'architettura che culmina nella meno plastica fra le ascensioni artistiche: la musica. Orlando Bodlero vuol dire giungere a nulla e farne una meraviglia.
Dal 23 al 24, Tonio De Nitto porterà in scena al NEST, La bisbetica domata di William Shakespeare, nel riadattamento di Francesco Niccolini. La Compagnia Factory ritorna ad affrontare Shakespeare insistendo ancora una volta su una lettura corale e visionaria dove la musica e la rima concorrono a restituirci una sorta di opera buffa, caustica e comicamente nera.
Al Piccolo Bellini dal 19 al 24 gennaio, Some Girl(s) di Neil LaBute, regia Marcello Cotugno. Una commedia intrigante e acuta, nata dalla penna di uno degli autori americani più acclamati della generazione post-Mamet, Neil LaBute. Un tragicomico ritratto, in bilico tra Rohmer e Voltaire, di un uomo-bambino: un adultescente che barcolla tra paura di impegnarsi, senso di colpa e una spietata ambizione che lo spinge, un po' per cinismo un po' per incoscienza, a consumare e manipolare le donne della sua vita.
La reggente, in scena dal 19 al 24 gennaio alla Sala Ridotti dello Stabile di Napoli, è il primo spettacolo prodotto dal Teatro Stabile in collaborazione con l’Accademia di Belle Arti di Napoli. Lo spettacolo non solo vedrà coinvolti ben quattro docenti (Stefano Incerti - Regia, Renato Lori - Scenografia, Zaira de Vincentiis - Costumi, Cesare Accetta – Disegno luci) ma sarà impegnativa occasione di laboratorio per gli allievi dei rispettivi corsi, nella ferma convinzione che la transizione verso il professionismo sia missione fondamentale per la formazione artistica.
Al Teatro Cilea, dal 21 al 24 gennaio, Michele Placido sarà in scena con Serata d'onore: Passeggiando nella mia vita tra teatro e cinema. Michele Placido torna ad affascinare il pubblico teatrale con un’ ennesima prova che partendo dalla rappresentazione di due testi pirandelliani a lui molto cari, L’uomo dal fiore in bocca e La cariola, si districa come un lungo filo di Arianna nel labirinto della sua anima attraverso le espressioni di musica e poesia che hanno segnato la sua formazione artistica ma più di tutto la sua vita.
Al Te.co. dal 22 al 24, Giovanni Granatina dirigerà Delirio lucido di una psicoterapeuta di Giuseppe Roncioni. Ginevra Barbato Ricci è una brillante psicoterapeuta. Quando si libera da questo soffocante ruolo, trasforma il suo studio – luogo sacro in cui esercita il suo incontrastabile potere sui pazienti – in un’involontaria stanza delle torture.
Cristián Plana porta al Teatro Mercadante – ancora in replica sino al 31 gennaio - La signorina Giulia di August Strindberg. Un testo che affronta la doppia tematica dell'interazione tra classi sociali differenti e tra il genere maschile e quello femminile. Per il contenuto e il drammatico epilogo, l’opera fu oggetto di scandalo nella società puritana e conformista dell'epoca.
Al Teatro Diana proseguono le repliche - sino al 24 gennaio - di Servo per due; il lavoro di Pierfrancesco Favino e Paolo Sassanelli (entrambi anche protagonisti) liberamente tratto da Carlo Goldoni. Il servitore di due padroni di Carlo Goldoni, riadattato nella versione italiana, in una nuova veste di commedia comica.
Al Teatro Augusteo, Alessandro Siani e Christian De Sica, portano in scena sino al 24 gennaio (con un’ulteriore settimana di repliche fuori cartellone), raccogliendo un’interminabile sequenza di sold-out, Il Principe abusivo.
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